Vine e il nuovo mondo del video-sharing nei Social

VINE video

Instagram (Facebook) ha da poco introdotto la condivisione dei video oltre che alle classiche foto. Il motivo della nuova inclusione sembrerebbe essere la crescente ascesa di Vine (Twitter). Per la prima volta da Febbraio (mese in cui è stato lanciato) , i video su Twitter condivisi tramite Vine hanno superato le foto condivise da Instagram.

Vine è il Social che permette di condividere un breve video in loop della durata massima di 6 secondi e permette di interrompere e riprendere la ripresa con un semplice tap, dando così la possibilità di creare video con un montaggio semplice che libera la creatività degli utenti. Dal suo acquisto da parte di Twitter a Novembre del 2012 la neo-società vede crescere sempre di più il numero degli utenti, grazie anche alla possibilità di condividere i contenuti su Twitter e Facebook ed alla recente applicazione introdotta per dispositivi Android.

A differenza di Youtube, Vine propone contenuti più immediati e di rapida condivisione. 6 secondi sono il limite ma anche il vantaggio per rendere il messaggio più facile da condividere sui canali Social dove tutto si consuma molto velocemente.

L’utilizzo di Vine, oltre che privato, potrebbe essere una nuova fonte di pubblicità per le aziende data la creatività e la visibilità introdotta dal Social. Seppur breve, il video permette di trasmettere molte più informazioni di una semplice immagine. Insomma un nuovo strumento per interagire con i consumatori e coinvolgerli attivamente. I settori della Moda, Intrattenimento, Ristorazione e Turismo sono solo alcuni di quelli che potrebbero trarre maggior vantaggio da Vine.
vine interazione

Ma non solo, al Tribeca Film Festival è stata aperta una sezione chiamata #6secfilms Vine Competition dove chiunque ha avuto la possibilità di girare ed inviare un micro-film di 6 secondi. Anche il mondo del cinema sta quindi aprendo le porte a questo nuovo stile di video-sharing.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7F0Zx7cKzRw&w=560&h=315]

Vine segnerà veramente un cambiamento nella condivisione di contenuti video?