Vendere prodotti online: La dipendenza dai colossi del web

Ciao a tutti ed un saluto dal vostro WebMate! In questo post voglio analizzare con voi il mondo della vendita online e come i colossi del web ci rendano interamente dipendenti dal loro ecosistema.

Se preferisci guardare il video lo trovi qui:

Detto questo faccio anche un breve riassunto se ti va di leggere 🙂

Vendere online: La situazione

Oggi se vogliamo vendere qualsiasi prodotto online abbiamo bisogno di traffico. E dove andiamo a prendere questo traffico?

Amazon, Facebook o Google. C’è anche Snapchat e TikTok e altri network ma per semplificare considererò soltanto i più grandi.

Questi colossi controllano il buono ed il cattivo tempo del nostro business e ne siamo quasi completamente dipendenti.

Amazon: Il controllo e la competizione

Prendiamo Amazon. Amazon è un ecosistema interamente incentrato a vendere qualsiasi prodotto

Il 50% delle vendite online oggi sono fatte su Amazon. Un enorme markeplace che offre tutto di più a chi compra ma…

Chi vende si trova completamente dipendente dalle regole di Amazon, dalle recensioni, dalla competizione e alla guerra per la prima pagina.

Se non sei tra i primi risultati difficilmente qualcuno comprerà il tuo prodotto e se le tue recensioni sono sotto 4 stelle beh… puoi quasi dire addio al tuo business.

Ripeto, questo è un ecosistema perfetto per chi compra ma per chi vende è una giostra interamente controllata da Bezos.

Inoltre è una guerra al ribasso perché tutti i venditori competono con altri venditori cercando di accaparrarsi la vendita.

Facebook: la mafia social

Grazie a Facebook e Instagram ads si possono costruire degli imperi e scalare le vendite in tempi record. Lo abbiamo visto anche in altri video e come oggi partendo da zero con il dropshipping sia possibile generare vendite e scalare rapidamente il business

Ma rispettare la policy di Facebook sta diventando sempre più complesso e vedere l’account bannato dal giorno alla notte è sempre più comune.

Mi è capitato di aver ricevuto un ban con account che stavano performando alla grande senza un apparente motivo per poi trovarmi le campagne distrutte quando (e se) veniva riabilitato.

Facebook è veloce a prendere i tuoi soldi ed altrettanto rapido a farti chiudere i battenti se fai affidamento al 100% sulla sua piattaforma.

Google: la lotta per la prima pagina

Immagina se il tuo e-commerce o il tuo blog sia nei primi risultati di ricerca per le parole chiave che portano traffico qualificato al tuo sito:

traffico gratuito=maggiori profitti.

Eh già perché entrare nelle grazie di Google e avere traffico organico (si chiama così) ti permetterà di spendere poco o niente in advertising per avere traffico sul tuo sito.

Peccato che trovarsi in un situazione del genere è praticamente come fare jackpot ed è più unico che raro.

Chi ricerca un prodotto o una recensione su Google raramente supera i primi risultati e se compra qualcosa lo fa dai competitori posizionati meglio di noi.

Inoltre, anche facendo Google Ads, dipendiamo dal costo per click o di acquisizione dettato dalle regole di Google. Insomma: solita storia.

Stessa cosa per YouTube che come ben sapete è sempre di Google

Per quello, come puoi intuire, i colossi del web, controllano le sorti del nostro negozio ed ogni giorno cambiano gli algoritmi e con loro le regole del gioco.

La soluzione? Multicanalità

Come facciamo allora a fronteggiare tutti questi cambiamenti e non rimanere “uccisi” da un mondo che cambia troppo repentinamente?

Innanzitutto rimanendo sempre “sul pezzo” e per questo spero di darti spunti utili io stesso 🙂

L’altra cosa che credo indispensabile è la multicanalità.

Cosa intendo? Intendo essere multipresente su diverse piattaforme in modo da differenziare il traffico e le nostre entrate.

E’ difficile oggi pensare di sopravvivere ( a meno che non abbiamo un semplice ecommerce in dropshipping) con un ecommerce ed azienda strutturata se non siamo presenti su tutti i canali:

Quali sono questi canali?

  • Blog
  • Instagram
  • Facebook
  • YouTube
  • Podcast
  • Twitter?
  • LinkedIn (se rilevante)
  • Email

Insomma tutti quei luoghi dove possiamo destare l’interesse di un consumatore ed essere rilevante perché decida di comprare da noi.

Se non lo hai ancora fatto ti suggerisco vivamente di dare un’occhiata al mio webinar sull’ecommerce e dropshipping sono ti mostro cosa mi è servito per scalare uno store da zero a $100k in meno di tre mesi.

Sembra una risposta scontata ma in realtà non lo è. Oggi più che mai il successo online è dato dal sapersi adattare ai cambiamenti e sapere come muoversi.

Anche oggi è tutto dal vostro webmate e ci sentiamo presto!

Stefano,

Your webmate