Uber e i Taxi: due mondi opposti

Vorrei iniziare il post con questo video. Vi basterà sentire i primi secondi per capire perché ho deciso di esordire così:

(Se il video non è visualizzabile potete vederlo intero qui o partendo dal minuto 35:20)

Il video, tratto dal documentario della serie “Il Testimone” del vj di Mtv Pif, descrive la spensierata vita dei ricchi abitanti del Qatar e delle loro scorribande in giro per l’Europa per fare shopping e vivere la “Bella Vita”. Cosa c’entra con Uber e i Taxi?

Il ricco qatarino descrive la sua “terribile” esperienza con un tassista milanese che, stressato dal traffico cittadino, imprecava in presenza del turista seduto sul sedile posteriore della macchina. Il comportamento, poco professionale e inospitale del tassista, ha sconcertato così tanto il magnate arabo che ha deciso di lasciare l’Italia. Estremismo a parte, quante volte ci è capitato di sentire situazioni simili?

“Vengo qui per spendere i miei soldi, perché devo essere trattato così? Dovrebbero istruire i tassisti italiani e renderli più ospitali”. Queste le parole dell’esuberante qatarino che non ha tutti i torti. I tassisti spesso sono la prima esperienza che un turista vive nel nostro Paese. Ed è come presentarsi per la prima volta ad una persona: la prima impressione non si scorda mai.

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La polemica di Uber e i taxi mi sembra insensata a partire proprio da questo presupposto. Sono due mondi diversi e in quanto tali devono essere considerati. La customer experience riservata ad un cliente Uber è uguale in tutto il mondo proprio per evitare di incorrere in comportamenti differenti da Paese a Paese. Lo standard qualitativo che contraddistingue il servizio della società americana ha l’obbiettivo di far sentire sempre “a casa” il viaggiatore in qualunque luogo si trovi. Il prezzo, seppur leggermente superiore rispetto ad una corsa in taxi, passa in secondo piano di fronte all’elegante esperienza di viaggio e la comoda modalità di pagamento. Scendere dall’auto senza dover pagare e attendere è impareggiabile. In qualunque posto del mondo ti trovi non devi cercare numeri e chiamare: è tutto a portata di app.

Ma Uber dispone anche di un servizio chiamato UberX che permette di viaggiare con tariffe leggermente inferiori rispetto ai prezzi standard. UberX, infatti, consente di muoversi con mezzi di categoria differente rispetto alle elegantissime black cars tradizionali. Il servizio è comunque in pieno stile Uber ma con un risparmio sulla categoria dell’auto.

Uber e i taxi 1

Interessante il servizio UberPOP lanciato da poco a Parigi. L’ultima trovata è una versione originale di car sharing dove ogni utente Uber può potenzialmente diventare il tuo autista. L’utilizzo è lo stesso: si apre l’app si cercano auto UberPOP disponibili e il guidatore accreditato più vicino ti passa a prendere. Soluzione da tenere sott’occhio soprattutto per il mercato italiano dove potrebbe riscuotere un discreto successo dato il recente arrivo di app come TaxInsieme e EzDriver.

uber e i taxi

Uber e i taxi, come detto sono due universi paralleli, sempre più destinati a non incrociarsi.

Soluzioni come UberPOP sono il futuro della mobilità in città dove l’utilizzo dello smartphone potrebbe portare anche ad una smart-economy sempre più incentrata sul risparmio energetico.

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