Inventare un’app? La tua idea non basta
Sono molti quelli che negli ultimi anni mi hanno scritto una mail dicendomi: “Hei, ho un’idea strafiga, mi aiuteresti ad inventare un’app?”
Bene, forse anche tu avrai avuto recentemente l’idea del secolo vero? Ecco, allora ora immagina quante persone come te hanno avuto un’idea simile. Questo cosa vuol dire?
1- Che l’idea non è poi così brillante perché qualcun altro l’ha già avuta.
2- Che, dopo tutto, tutti abbiamo delle idee
3- Che le idee, da sole, non vanno da nessuna parte.
In realtà, per me sono buoni tutti e tre i punti qui sopra. La verità è che, soprattutto in Italia, c’è spesso la convinzione di essere dei fenomeni e capita spesso di voler proteggere esageratamente le proprie idee, evitando il confronto.
Il motivo è semplice: nel caso di un’app tutti pensano che se dovessero raccontare la propria “idea del secolo” qualcun altro la ruberebbe.
Diciamo che minimamente (ma minimamente proprio) si potrebbe avere ragione. In fondo tra le migliaia di idee c’è davvero quella che spicca e, se raccontata ad una persona che in quel momento sta davvero cercando di fare una cosa simile, potrebbe essere un rischio.
Ma questo quante volte succede? Poche, forse mai.
Per questo, quando arriva il momento di ascoltare “l’ideona del secolo” spesso mi sento dire: “Eh ma non posso raccontartela, altrimenti potresti copiarmela”
Ok. Ci sta.
Quindi io dovrei essere un indovino e capire esattamente quello di cui hai bisogno senza neanche capire cosa dovrebbe fare la tua app?
Ed ecco che il confronto viene subito troncato da un muro.
Confronto? Si
Il confronto, soprattutto in fase sperimentale, è fondamentale. La tua idea, da sola, non va da nessuna parte, e se non divulgata, architettata e prodotta, rimarrà solo una semplice, inutile ed irrealizzata idea.
Questo vuol dire che se hai avuto la tua idea ma non la racconti e testi ancora prima di realizzarla, difficilmente potrai capire se è davvero una buona idea.
Quante volte ti è capitato di raccontare una storia o una tua profonda convinzione ed in due minuti qualcuno ti ha smontato tutto? Lo stesso succede quando vuoi inventare o creare un’app.
C’è una frase che dice: “Riunisci 5 o 6 dei tuoi amici più intelligenti in una stanza e fagli valutare la tua idea”. Se pensano tutti sia davvero valida, dopo eventuali domande e criticità, allora vuol dire che è davvero qualcosa su cui vale la pena lavorarci.
L’esecuzione è tutto
L’idea è solo il seme di un processo lunghissimo. Ogni giorno siamo bombardati da idee e se per te non è così c’è qualcosa che non va 🙂
Sviluppare pensieri ed idee innovative è sintomo di un cervello attivo e stimolato dal mondo esterno. Ti è mai capitato di pensare ad un processo che possa rendere le cose più semplici? O ad un nuovo modo di svolgere un’attività?
Bene, ecco come vengono inventate le app e come iniziano intere società. Parte tutto da una semplice idea ma poi ci sono anni di duro lavoro, fatti di confronto, test, sviluppo, fatica e determinazione.
Per questo è fondamentale il confronto. Non possiamo evitare di discutere e divulgare le nostre idee e la nostra conoscenza. Abbiamo solo da guadagnarci. Questa è l’epoca della condivisione, in cui tutto e facilmente reperibile e condivisibile.
Ognuno di noi oggi può imparare ciò che vuole proprio grazie alla condivisione e allo spirito collaborativo della rete. Non è mai stato così facile creare, sviluppare ed inventare qualcosa come oggi.
Per questo inventare un’app o qualsiasi nuovo prodotto e servizio, deve essere fatto seguendo questo principio di condivisione. Difficilmente potremo fare tutto da soli e sono le competenze di gruppo che rendono possibile realizzare un progetto complesso.
Quindi la prossima volta che devi raccontare la tua idea fallo liberamente ed ascolta consigli e critiche. Sarà sempre qualcosa che aiuterà a migliorarti.
E se ti copiano vorrà dire che era davvero una buona idea 😀