Google ricerca la nuova sfida social dopo WildFire
Era il 2012 quando Google, fiutando il business dei social, decise di acquistare per $350 milioni WildFire. Per Google la sfida era quella di studiare bene le dinamiche social, capirne i numeri e sfruttarne il potenziale.
WildFire avrebbe permesso esattamente questo. Per chi non lo conoscesse (non è molto popolare in Italia) WildFire è una piattaforma che permette alle aziende di gestire la propria presenza sui social. In particolare Facebook. Esatto, Google aveva comprato una società con clienti che gestivano la propria corporate identity su Facebook.
Con questa mossa, il Gigante G, ha avuto modo di studiare bene le dinamiche dietro ai Social, in particolare Facebook, cercando di comprenderne meglio i numeri e la crescita. Una specie di osservatorio sul diretto competitor.
La scorsa settimana Google ha annunciato che WildFire cesserà le iscrizioni alla piattaforma ed entro il 2015 il servizio non sarà più disponibile.
Qui il messaggio della fondatrice di Wildfire Victoria Ransom dal suo blog:
“The Wildfire Social Marketing Suite, which helps businesses manage their posts and content on social networks like Facebook, Twitter, Google+ and Pinterest, will continue to be supported, but further investments will be limited: we won’t be building new features or signing up new customers. Our focus will be on integrating Wildfire’s technology with our ad technology platform and building new features that enable marketers to use social insights to improve their marketing campaigns”
WildFire conta oltre 25,000 brand nel portfolio clienti come Cisco, Amazon, DQ, Gap, Jamba Juice, Virgin, Spotify e McCann. Quest’ultima a sua volta con numerosi altri clienti.
Il motivo della chiusura di WildFire è perché Google sta integrando la piattaforma all’interno di DoubleClick al fine di: “enable marketers to use social insights to improve their marketing campaigns.”
Questo provocherà confusione per i clienti già abituati a gestire WildFire. Il clima di incertezza sta spingendo nuovi e vecchi utenti ad indirizzarsi verso alternative come HootSuite, SocialBro, SproutSocial o Buffer.
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Solo HootSuite ha visto un aumento del 2000% delle richieste via web negli ultimi giorni.
Google ha perso la sfida social con WildFire? Probabilmente no. Dopo il periodo di studio e analisi del mercato ha deciso di integrare la soluzione in una piattaforma più completa per poterla sfruttare al meglio.
Questa sarà per Google l’occasione di acquistare altre social media management company? Staremo a vedere.