Amazon e Bezos: nuova vita all’editoria e ai contenuti digitali
In questi giorni si è parlato molto della nuova mossa del genio di Amazon Jeff Bezos. Il suo acquisto del Washington Post per 250 milioni di dollari ha colto parecchi di sorpresa chiedendosi il perchè di questa mossa. Quando un personaggio del calibro di Bezos muove i suoi passi, tutti cercano di capire dove si sta muovendo e cercano di intravederne il potenziale sul mercato.
Dalla sua fondazione nel 1994, Amazon (che prende il suo nome dal Rio delle Amazzoni, prima si chiamava Cadabra.com) ha visto crescere esponenzialmente il suo capitale e Bezos oggi può contare su un patrimonio che supera i 25 miliardi di dollari posizionandosi al 19esimo posto degli uomini più ricchi del mondo.
A dire il vero il fondatore di Amazon non è la prima volta che investe in spese “folli”. Qualche esempio? Il recupero del propulsore che mandò la prima astronave sulla Luna sommerso a centinai di metri di profondità; la fondazione nel 2000 di una società chiamata Blue Origin per reinventare i viaggi nello spazio low-cost; il progetto “Long Now” per costruire un orologio che dura 10.000 anni. Questo sono solo alcuni degli investimenti dell’eclettico miliardario. (eccone altre).
Detto questo è comprensibile riconsiderare il costo del Washington Post sotto un’altra ottica (seppur valutato solo 1/4 di quanto Facebook ha pagato Instagram). Bezos potrebbe quindi considerare questo acquisto come un semplice sfizio o per ribadire la sua fama di investitore e lanciarsi in un settore che non aveva mai esplorato: l’editoria appunto. Ma i collegamenti tra e-commerce e i contenuti digitali potrebbero essere molteplici.
- Amazon potrebbe sfruttare i contenuti digitali del Post per personalizzare ulteriormente l’esperienza di acquisto e fruizione dei contenuti
- La diffusione di notizie potrebbe essere integrata con Kindle (gratuite per gli utenti)
- I contenuti digitali sono un ottimo vettore per promuovere e consigliare acquisti online.
- Essendo al settimo posto dei siti più trafficati e con circa 79 milioni di visitatori unici al mese in USA, Amazon potrebbe integrare contenuti e notizie all’interno del sito.
Le sinergie che potrebbero crearsi sono parecchie e probabilmente anche Bezos ha colto l’occasione di acquisto del Washington Post come un punto di partenza per reinventare un settore sempre più in calo come quello dell’editoria tradizionale a favore dei contenuti digitali.
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